REGGIO EMILIA – Davide Rabotti, 21 anni, era uno studente universitario. La mamma è impiegata nella questura di Reggio Emilia e il papà uno stimato poliziotto. Abitava in città, era bravo a scuola e qualche tempo fa su un social aveva scritto: “La vita è troppo breve per avere dei nemici”.
Oggi, Davide era su quella maledetta collina in cui ha trovato la morte insieme a Cristian Poggioli, 35enne nativo di Serramazzoni e residente nel comune di Lama Mocogno, sulle montagne modenesi. Lavorava al consorzio agrario. Il papà è stato a lungo un dipendente della Ferrari. Lascia una sorella più giovane, la mamma e la fidanzata con cui conviveva da diverso tempo.
Reggiano è Alberto Ialungo, il navigatore che era sulla Peugeot numero 42 uscita di strada. E’ titolare di una macelleria in viale Umberto, in città. Poco tempo fa ha perso il papà. Il destino pare aver affilato le unghie, dato che la sua rivendita di carni è in uno stabile di proprietà della famiglia di Alessandro Bonacini, alla cui memoria era intitolato il Rally di quest’anno. Bonacini è morto tragicamente il 4 maggio del 2019, cadendo con l’elicottero di cui era pilota a Pegognaga, in provincia di Mantova.
E’ un vigile del fuoco invece Claudio Gubertini, che era alla guida dell’auto che stamane è uscita di strada. E’ un 41enne, risiede a Serramazzoni, e ha disputato moltissimi rally ottenendo successi e riconoscimenti.
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