CERRETO ALPI (Ventasso, Reggio Emilia) – Alle 8.50 l’automobilista di passaggio ha notato una vettura, ferma nel piazzale di sosta. Ha pensato che fosse strano in quella zona, piuttosto impervia, e a quell’ora, e ha pensato anche che qualcuno potesse avere bisogno di aiuto.

Silvana Bucci (foto Telereggio/Reggionline)
Mano a mano che si avvicinava, scorgeva il profilo di una donna seduta nel posto del passeggero. Poi si è reso conto: quella donna era morta. Aveva un taglio profondo alla gola. Appena fuori dall’auto, una Renault Twingo bianca, ma dal lato del conducente, c’era un coltello da cucina. In pochi minuti, luogo permettendo, gli Schiocchi del Cerreto a Ventasso si sono riempiti di soccorritori e forze dell’ordine: subito sono arrivati il personale del 118 e i carabinieri, poi i vigili del fuoco, il Soccorso alpino e la polizia provinciale con i rispettivi mezzi e attrezzature.

(foto Ines Conradi/Telereggio)
C’era un altro corpo, già senza vita: quello di un uomo che si era gettato nella vicina gola dell’Orrido degli Schiocchi. I militari lo hanno scorto dopo una ricerca durata circa mezzora, consapevoli che ci dovesse essere altro oltre la donna senza vita. L’uomo in fondo al precipizio era Gianni Dughetti, 66 anni. La donna nell’auto, con la gola tagliata, era sua madre, l’84enne Silvana Bucci. L’ipotesi scattata immediatamente è stata quella che Gianni avesse ucciso la madre per poi gettarsi nel vuoto, compiendo un volo di circa trenta metri.

Gianni Dughetti (foto Telereggio/Reggionline)
Uccide la madre e si toglie la vita: sconvolta la comunità di Cervarezza. VIDEO
Un’ipotesi che ha trovato conferma quando, a casa dei due, a Cervarezza, sono stati trovati alcuni biglietti in cui Gianni parlava di disagio e spiegava, a modo suo, il perché di quel gesto. Non risulta a ora che né la madre né il figlio avessero problemi di salute diagnosticati, anche se la donna, a causa dell’età e di una recente frattura, si muoveva a fatica; l’uomo viene descritto da chi lo conosceva come una persona sofferente che lamentava il fatto di avere in carico la cura della madre.

Ci sono volute diverse ore per recuperare il corpo di Dughetti dal burrone, non solo per l’asperità del posto ma anche per il forte vento che soffiava e che non ha permesso ai mezzi aerei di muoversi liberamente. Le operazioni, iniziate alle 11 circa, sono terminate attorno alle 16 e quel tratto di statale 63 è stato riaperto al traffico.
Il delitto sarebbe avvenuto una mezzoretta prima del ritrovamento della donna. I carabinieri di Castelnovo Monti e del nucleo operativo di Reggio proseguiranno gli accertamenti coordinati dalla procura.

(foto Ines Conradi/Telereggio)

(foto Ines Conradi/Telereggio)

(foto Ines Conradi/Telereggio)

(foto Ines Conradi/Telereggio)











