NOVELLARA (Reggio Emilia) – “Finalmente possiamo toglierci la mascherina, intonare canti, oppure partecipare ai duelli, è bellissimo, a me piace molto”. A parlare è una giovane sikh nei cui occhi si legge la gioia di poter tornare a festeggiare tutti insieme, tra le vie e le piazze del paese.
La ricorrenza è quella del Vaisakhi, prende il nome dal periodo dell’anno in cui comincia il raccolto. Per i Sikh, parola che significa discepolo, è l’occasione per ricordare il battesimo di cinque devoti ottenuto nel 1699 dal decimo e ultimo guru Gobind Singh, da cui prendono il cognome tutti gli uomini della comunità.
Dopo due anni di stop forzato, centinaia di fedeli di tutte le età, in abiti tradizionali, tra canti e preghiere hanno dato vita a un corteo, che ha sfilato per Novellara, prendendo il via dal tempio Gurdwara situato nel quartiere artigianale. La processione non ha mancato di catturare l’attenzione di residenti e passanti.
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