MONTECCHIO (Reggio Emilia) – Dopo due anni di assenza causa pandemia, è tornato il “Primo Maggio aiolese”, la sagra dedicata a San Giuseppe lavoratore nella frazione montecchiese. La fiera, giunta alla sua 44ª edizione, ha avuto come obiettivo la valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali, in particolar modo il Parmigiano Reggiano, delle tradizioni contadine e dei manufatti antichi. Una festa del paese e per il paese.
“E’ una sagra molto bella, importante e significativa, questa del Primo Maggio – il commento del sindaco, Fausto Torelli – Organizzata quasi interamente dalla frazione, dalle famiglie che vi abitano. E’ una vera festa di comunità che si è allargata ad altre comunità le quali credono nella civiltà contadina e in determinati valori, anche dal punto di vista di quelli che sono gli oggetti che vengono esposti. La sagra valorizza un’emergenza storica che è il caseificio del ‘700, in cui anche oggi verrà prodotta una forma di Parmigiano Reggiano con la caldaia a legna e il museo ‘La Barchessa’ che riguarda la civiltà contadina”.
“E’ sempre una gioia e una festa ritornare alla socialità e questo lo dobbiamo, certamente, a chi organizza questi eventi – il commento del presidente della Provincia, Giorgio Zanni – E’ sempre difficile, e lo vediamo, tornare a una post-normalità dopo la pandemia e quindi è importante esserci come istituzioni per stare vicini a coloro che promuovono le iniziative”.
Reggio Emilia Montecchio 1 maggio villa aiola