REGGIO EMILIA – Il tenente colonnello Stefano Bove lascia il comando del Reparto Operativo dei Carabinieri di Reggio per un prestigioso incarico all’estero. Al suo posto, alla guida del reparto, arriva il tenente colonnello Aniello Mautone. In apparenza un avvicendamento come tanti altri, in realtà un segnale preciso. Non tanto per l’addio di Bove, che andrà a Bruxelles per lavorare nell’ambito dello European Union Military Staff, quanto per la nomina a Reggio di Mautone. 54 anni, esperto di criminalità organizzata, negli ultimi 5 anni Mautone è stato Capo Sezione Operativa della Direzione Investigativa Antimafia di Bologna.
L’avvicendamento, deciso dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, è dunque carico di significati. Lo ha sottolineato il comandanate provinciale, colonnello Andrea Milani, che ha messo l’accento sulla particolare attenzione che l’Arma dei Carabinieri ha per la nostra provincia, dove la prevenzione e il contrasto alla criminalità comune e organizzata richiede ufficiali con competenze specifiche. E Mautone in questi anni ha seguito in prima persona gli sviluppi dell’indagine e del processo Aemilia, a partire dai sequestri patrimoniali che hanno colpito le famiglie di ‘ndrangheta.
Il caso ha voluto che la staffetta in corso Cairoli abbia coinciso con il commiato di Antonio Stavale, figura storica della Questura reggiana. Per trent’anni Stavale è stato un punto di riferimento della Polizia di Stato, guidando negli anni squadra mobile, squadra volante e ufficio immigrazione. Dal 2008 al 2014 è stato anche capo di gabinetto del questore. Dal 2020 era dirigente della divisione anticrimine. Il 25 luglio Stavale si trasferirà a Fermo come vicario del questore.
Sia Bove che Stavale sono stati protagonisti in questi anni del Gruppo Interforze antimafia. Lo ha voluto ricordare, ringraziandoli, il prefetto di Reggio Iolanda Rolli. Il prefetto ha ricordato per l’occasione che, dal momento dell’assunzione dell’incarico il 27 luglio 2020, ha firmato 100 interdittive antimafia, 54 delle quali dall’inizio di quest’anno. E’ la dimostrazione di un impegno che non solo non si affievolisce, ma diventa sempre più intenso.
“Nell’anno 2021 rispetto al 2020 ed alla media degli anni precedenti – spiega in una nota la Prefettura – si è registrato un aumento del 145%. Peraltro, considerato l’andamento del corrente anno, questa percentuale è destinata a subire un significativo incremento nel 2022″.
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