REGGIO EMILIA – Saranno ristrutturati e destinati a famiglie in difficoltà economica due degli immobili confiscati alla criminalità organizzata e consegnati al Comune, che ha predisposto per il recupero un progetto da 400mila euro finanziati per l’80% dalla Regione.
Il primo è un appartamento di Rivalta, in via Sant’Ambrogio, il secondo si trova a Pieve, in via Luca Signorelli. Il percorso è partito nel luglio dello scorso anno, quando la prefettura ha avviato la Conferenza dei Servizi per decidere la destinazione di 30 beni un tempo di proprietà di condannati nel processo Aemilia. Sei quelli che si trovano nel territorio del comune capoluogo, per due è stato chiesto il contributo regionale.
“Un progetto centrale per l’amministrazione, attraverso il quale possiamo dare nuova vita ai beni confiscati alle mafie, rafforzando il patto per la legalità tra cittadini, associazioni e istituzioni”, dice il sindaco Marco Massari. Saranno coinvolte la consulta della legalità e l’associazione Libera insieme ad altre associazioni del territorio.
L’obiettivo è quello di dare una destinazione sociale agli immobili, che dunque serviranno per rispondere alle esigenze abitative delle famiglie in carico ai servizi sociali o seguite dal servizio di contrasto alle povertà urbane. Il restauro prevede un risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia, il completamento degli ambienti e la sistemazione dei locali sulla base di quello che emergerà dal percorso partecipato.
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