REGGIO EMILIA – Gru, droni, ispettori esperti di arrampicata e sistemi di monitoraggio wireless per ispezionare e monitorare i ponti di proprietà della Provincia.
Un patrimonio tanto consistente – 630 tra ponti, viadotti e manufatti di scavalco – quanto variegato, comprendendo strutture sia in muratura ad arco (risalenti al 1950 circa) sia in calcestruzzo armato (dagli anni Sessanta in poi), alcuni di dimensioni contenute – come quelli montani lungo la Sp 15 e la Sp 9 – altri di lunghezza maggiore, come quelli sul Po o sul Secchia.
Dallo scorso novembre, i tecnici di Pro/Ponti – innovativo progetto nato dalla sinergia di due aziende venete – hanno iniziato il censimento e l’ispezione delle 250 principali strutture presenti sul territorio, al fine di realizzare un archivio digitale aggiornato delle caratteristiche di tutte le strutture e delle loro condizioni. Questa attività di monitoraggio sarà fondamentale anche per utilizzare al meglio le risorse che lo Stato ha ripreso ad assegnare alle Province.