REGGIO EMILIA – Fine maggio, uffici della Questura di Reggio. Una donna rumena di 38 anni si rivolge ai poliziotti denunciando in modo dettagliato tutte le vessazioni subite dal padre di sua figlia, un italiano di 37 anni pregiudicato per reati contro il patrimonio e la persona. Costui, soprattutto dopo il parto della piccola, ha minacciato e percosso la donna spesso in presenza dei figli che lei aveva avuto da una precedente relazione. Le vessazioni sarebbero iniziate nel 2022. La donna ha raccontato di essere stata aggredita e più volte offesa dall’uomo che sarebbe via via diventato sempre più geloso e pericoloso. L’energumeno avrebbe assalito pure altri uomini da lui ritenuti presunti rivali in amore arrivando anche ad entrare senza permesso nell’abitazione dell’ex compagna. Alla luce della gravità crescente delle condotte, la Procura ha ritenuto ha richiesto l’applicazione di una misura cautelare. In un primo momento gli è stata data la possibilità di andare agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico ma l’uomo ha rifiutato il dispositivo ed è dunque stato condotto alla Pulce.
Vittima di una storia analoga anche una donna di Vezzano che per 5 anni è stata vessata da un compagno violento. Costui secondo l’accusa, l’avrebbe offesa, minacciata e in talune circostanze colpita con oggetto. In un’occasione ordinò pure alla sventurata di scendere dall’auto lasciandola sola nei pressi della tangenziale di Reggio. La vittima si è rivolta ai Carabinieri che hanno denunciato l’ex compagno per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Ora ha l’obbligo di mantenere una distanza di almeno 1000 metri dalla donna ed ha indossato il braccialetto elettronico.
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