REGGIO EMILIA – Monitorare costantemente la funzione cerebrale del neonato per fornire in tempo reale quelle informazioni che possono consentire di iniziare il trattamento nel modo più tempestivo possibile e rilevare l’attività cardiaca e la saturazione di ossigeno nel neonato per semplificare lo screening delle cardiopatie congenite.
La Neonatologia e la Terapia Intensiva Neonatale dell’AUSL-IRCCS di Reggio Emilia hanno ora a disposizione due nuovi utilissimi strumenti grazie alla generosità e all’impegno del Progetto Pulcino. Si tratta di un monitor aEEG per la registrazione della funzionalità cerebrale del neonato e di un saturimetro di ultima generazione. L’acquisto dell’elettroencefalografo ad ampiezza integrata è stato possibile anche grazie ad una generosa donazione da parte della famiglia Vezzani, proprietaria di Vezzani Spa, che da anni supporta il reparto di Neonatologia e TIN con una presenza preziosa e costante. L’elettroencefalografo semplificato, con soli 3 elettrodi posizionati sul cuoio capelluto, consente il monitoraggio continuo della funzione cerebrale del neonato, fornendo informazioni utilissime che possono guidare il neonatologo sull’opportuno inizio di un trattamento clinico tempestivo in determinate situazioni cliniche. E’ uno strumento estremamente sofisticato ma, allo stesso tempo, semplice, sicuro, affidabile che consente una valutazione immediata dello stato neurologico del piccolo paziente anche in situazioni critiche. In particolare questa tecnologia si rivela utilissima per il neuro-monitoraggio dei neonati con encefalopatia ipossico-ischemica, sottoposti a ipotermia terapeutica o pretermine, con emorragia intraventricolare, convulsioni neonatali e sindrome di astinenza neonatale.
Il secondo strumento, un saturimetro 801 Delta è stato invece acquistato dal Progetto Pulcino grazie ad una raccolta fondi organizzata e promossa dalla moglie e dalle figlie in memoria di Giorgio Rozzi alla quale hanno partecipato amici e parenti con affettuoso ricordo. Si tratta di un monitor per la rilevazione dell’attività cardiaca e della saturazione di ossigeno nel neonato. E’ un dispositivo di recente introduzione nella pratica clinica espressamente realizzato per consentire e semplificare lo screening delle cardiopatie congenite. Un test assolutamente semplice, sicuro, immediato e indolore che verrà effettuato direttamente dall’infermiera prima della dimissione degli oltre duemila neonati che annualmente nascono presso il Santa Maria Nuova.
“Si tratta – spiega il dottor Giancarlo Gargano, Direttore del Dipartimento Materno Infantile e della Struttura Complessa di Neonatologia – di due donazioni che consentono alla Neonatologia e alla Terapia Intensiva Neonatale dell’AUSL-IRCCS di Reggio Emilia di fare un ulteriore salto di qualità nell’offerta assistenziale che quotidianamente forniamo ai nostri piccoli degenti”













