REGGIO EMILIA – Nella Domenica delle Palme l’ufficialità del suo ruolo romano, ora don Tiziano Ghirelli racconta le sue prime giornate in Santa Marta, dove risiede anche il Papa, e la preoccupazione per una Pasqua segnata dalla guerra. Resta forte l’emozione per l’incarico in Vaticano che lo vedrà impegnato pieno di entusiasmo verso il prossimo Giubileo.
A Tg Reggio racconta emozionato che il suo cellulare potrebbe esplodere da un momento all’altro, tanti sono i messaggi arrivati in questo periodo. E’ uno dei dettagli che racconta il sacerdote, nominato lo scorso 10 aprile canonico di San Pietro in Vaticano. Un ruolo prestigioso per la prima volta ricoperto da un reggiano.
Il suo domicilio adesso è nella Domus Santa Marta e, in questo clima pasquale, ci racconta i momenti di preghiera per il periodo che stiamo attraversando e l’angoscia per una guerra vicina a noi. Guardando poi al Giubileo 2025, a cui collaborerà in modo attivo e sul quale proprio su indicazione di Papa Francesco, un percorso nuovo anche di riforma dei contenuti, il tema resta la misericordia. Il senso del perdono capace di guardare al futuro, alla speranza e a un bene che conta più del male di ieri. Un messaggio forte in una Pasqua che vuole fare trionfare la pace.
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