REGGIO EMILIA – Giovedì il Cere ha ospitato la tradizionale cena degli auguri del Panathlon di Reggio Emilia. Si è parlato della missione reggiana in Sudafrica ed è stato consegnato un importante riconoscimento a Stefano Baldini.
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“Un riconoscimento per un percorso che mi ha portato a conoscere il Panathlon attraverso il premio studente sportivo negli anni ’80, fino ad essere oggi allenatore di giovani e quindi ridare qualcosa allo sport che mi ha daro tanto”
Passando attraverso l’impresa di Atene nel 2004 e la medaglia d’oro nella gara regina delle olimpiadi, la maratona. Stefano Baldini si è così guadagnato il ‘Domenico Chiesa Award’, la massima onorificenza assegnata dal Panathlon che gli è stata consegnata in occasione della tradizionale cena degli auguri. Un’occasione per ripercorrere la carriera del campione rubierese e raccontare il lavoro che sta facendo oggi con i giovani. “Giovani che sono in famiglia, perché Alessia, mia figlia, fa atletica a livello nazionale, è bello vedere che nonostante un cognome importante riesca a coltivare la sua passione e a migliorarsi, a continuare a studiare facendo sport perché si può fare”:
Alla cerimonia, organizzata da Paolo Panciroli, hanno partecipato le autorità, dal sindaco di Reggio Luca Vecchi all’arcivescovo Monsignor Giacomo Morandi. A fare gli onori di casa il presidente Enrico Prandi a cui sono state consegnate maglia e felpa del team Reggio Emilia, il gruppo di ragazzi reggiani che in Sudafrica ha partecipato ai Soncini e Tambo Games, iniziativa sostenuta da Panathlon a dimostrazione del grande impegno a favore dei giovani sportivi. “A Rubiera seguo 26 ragazzi che fanno attività regionale, nazionale o internazionale con la maglia azzurra. E anche atleti stranieri sono venuti a vivere a Rubiera per farsi allenare da me e quindi ho la grande responsabilità di aiutarli a coltivare i loro sogni”.
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