REGGIO EMILIA – Serve la svolta. Non tanto per la classifica, perché non si può dire che il ruolino di marcia della Reggiana sia negativo, ma per l’aspetto psicologico che una vittoria netta, che sarebbe anche la prima in casa, può apportare. Se si parla di svolta e si parla di Venezia, è ovvio che chi ha il cuore color granata ricordi l’analogo match di giusto giusto 28 anni fa, visto che era il 15 ottobre 1995. Il cammino di Ancelotti in panchina era partito che peggio non si poteva: se non ci fosse stato un segnale, Carlo da Reggiolo sarebbe stato esonerato e chissà, forse non avremmo assistito a quella carriera che l’ha portato a essere l’allenatore più vincente al mondo. Le famose porte girevoli. Quel giorno girarono, eccome se girarono: doppietta di Strada e rigore segnato da Paci. E da lì la Reggiana non si fermò più fino alla serie A. Momenti indimenticabili per chi è stato parte di quel gruppo. Marco Schenardi è stato ospite di To B Reggiana. “Quella partita fu la svolta per una squadra che non aveva ancora trovato una identità”.
Schenardi ora è assessore allo Sport del comune di Terni e ha visto dal vivo la Reggiana e quello sfortunato, per i granata, pomeriggio di due settimane fa, con la sconfitta pesante sul campo di una diretta concorrente per la salvezza. Ma ha un’opinione precisa dei granata: “Delle neopromosse è la squadra più attrezzata. Ha la rosa per fare un campionato più che tranquillo. Deve trovare la capacità di vincere le partite. Sta facendo discretamente. Noi arrivammo alla partita col Venezia con 7 punti, la Reggiana ora ne ha 8. Le basterà un 2-0 per ripercorrere le nostre gesta. Glielo auguro”.
Intanto il Gos, per evitare che le tifoserie vengano in contatto visto che i lagunari sono gemellati coi modenesi, ha deciso che tifosi del Venezia domenica non potranno accedere alla Tribuna Est. 500 i biglietti ad ora venduti, di cui 237 agli ospiti.
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Guarda la puntata di To B Reggiana di martedì 17 ottobre 2023