SAN MARTINO IN RIO (Reggio Emilia) – Al servizio delle persone, con e senza la divisa. Questo era Massimiliano Tona, vice brigadiere dei Carabinieri, scomparso mercoledì 24 febbraio in un tragico incidente stradale sulla complanare Enaudi mentre era in servizio. Davanti alla chiesa parrocchiale di San Martino in Rio, dove era nato, c’erano tutti. Gli amici di sempre, con cui era cresciuto, l’Arma dei Carabinieri, la sua seconda famiglia, rappresentanti della Polizia, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza, della Croce Rossa, del 118, dell’Anpass e della Croce Blu. E ancora rappresentanti delle istituzioni, dei comuni di Modena e di Reggio Emilia, della Prefettura. Di fianco a lui, per l’ultimo saluto, Michele, amico e collega di sempre, Silvia, la sua compagna e mamma Lucia. A lei il cappellano militare don Giuseppe Grigolon ha rivolto parole di conforto e di amore.
Una cerimonia commuovente, davanti alla bara il cappello da vicebrigadiere e la croce per anzianità di servizio militare. In prima fila insieme al primo cittadino di San Martino in Rio Paolo Fuccio il comandante della legione Carabinieri Emilia Romagna Davide Angrisani insieme al collonnello Marco Pucciatti, comandante provinciale dei Carabinieri di Modena.
All’uscita dalla chiesa la bara sorretta dai colleghi, con i quali ha condiviso 34 anni di servizio. Figlio di un Brigadiere dei Carabinieri, Massimiliano Tona da lui aveva ricevuto tutta la passione per il servizio a favore delle persone. Una passione che non verrà dimenticata e un esempio da seguire per tutti.
E oggi sono stati resi noti i risultati dell’autopsia effettuata sul corpo di Massimiliano Tona. L’esame ha escluso il malore, dunque il carabiniere è morto a causa delle ferite riportate nella tragica caduta dalla moto. Proprio la moto, una Ducati, è sotto osservazione. Continuano le verifiche sul mezzo per escludere che si sia trattato di un guasto o di un malfunzionamento.
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