CASALGRANDE (Reggio Emilia) – C’è il filone delle indagini, con il desiderio della famiglia di sapere il perché, e c’è il dolore dei parenti, degli amici e della comunità casalgrandese dove Nicoletta Coppola viveva assieme al marito Paolo.
Lascia un’altra figlia piccola, oltre al bimbo appena nato, la 39enne morta all’ospedale di Sassuolo nella notte tra martedì e ieri, poche ore dopo aver dato alla luce il bambino. E adesso, oltre a quello che deciderà la famiglia su quali passi fare per avere risposte, ci sarà anche, come da prassi succede con decessi che avvengono all’interno del nosocomio, l’indagine interna dell’ospedale, con i riscontri del caso che inizieranno da un’ispezione che verrà fatta sul corpo della donna, attualmente all’obitorio del nosocomio modenese.
Al momento infatti le cause della morte della donna appaiono del tutto ignote. Fino al decesso, da una prima ricostruzione, sembra che tutto sia andato bene e in maniera regolare, nel contesto di un momento particolare com’è quello del parto. Parto che è avvenuto naturalmente nel reparto di Ostetricia. Il bimbo è nato ed è stato da subito in buone condizioni di salute. Qualche ora dopo, però, tutto è precipitato per la 39enne che è stata soccorsa immediatamente ma per la quale non c’è stato nulla da fare.
Sulla sua pagina Facebook, Nicoletta appare sorridente nelle foto con la figlia o con le colleghe. Era operatrice socio sanitaria, quel sorriso che in tanti ricordano nei loro messaggi di cordoglio.
L’Ospedale di Sassuolo: “Avviati accertamenti interni”
Nella notte tra il 10 e l’11 marzo, in ospedale a Sassuolo una donna di 39 anni, incinta alla 41 settimana gestazionale, è deceduta dopo il parto per cause ancora sconosciute. Il neonato è in buone condizioni ed è ricoverato nel reparto di Pediatria. Ancora da capire le cause dell’improvviso decesso della paziente, che ha partorito con parto naturale andando incontro, dopo alcune ore, e senza alcun preavviso, a un repentino e irreversibile aggravamento del quadro emodinamico. L’ospedale, che ha già avviato accertamenti interni, partecipa al dolore dei familiari, mettendosi a disposizione per dare tutto il supporto necessario in questo difficilissimo momento.