REGGIO EMILIA – Diverse le iniziative anche a Reggio in occasione della Giornata contro i disturbi dell’alimentazione. Nella maggior parte dei casi si tratta di relazioni distorte con il cibo che diventa un veicolo che colpisce il corpo ma che ha origine in problemi psicologici più profondi che vanno indagati. Riportare l’attenzione su questi casi che colpiscono anche giovanissimi è fondamentale. Nel reggiano i numeri sono in aumento specialmente dopo la pandemia, complici i social che danno un’immagine corporea distorta e fintamente perfetta e che purtroppo hanno molta presa. Ad essere colpiti non sono solo i giovani; a disposizione, con accesso diretto, c’è il servizio dell’Ausl in via Petrella.
La responsabile, la dottoressa Anna Maria Gibin, è stata ospite della nostra trasmissione “Il Medico e il Cittadino” e ha tracciato il quadro aggiornato: “L’età di esordio dell’anoressia a 12 anni, per la bulimia è 14 anni; purtroppo il fenomneo dopo la pandemia è dilagato per la reclusione. E’ molto importante mettersi nei panni del proprio figlio e non interrompere mai i dilaogo, forzare al cibo è l’ultima cosa da fare”.
La trasmissione ha poi proposto delle testimonianze con video prodotti in occasione della Giornata del fiocchetto Lilla, tra cui il racconto di una giovanissima reggiana che oggi è uscita dal tunnel e ha tanti progetti. Un racconto di vita importante che può essere d’esempio a tanti ragazzi che, tra vergogna e silenzi, hanno difficoltà ad affrontare questo problema.
Reggio Emilia Disturbi alimentari Anoressia Bulimia Giornata contro i disturbi alimentariIl Medico e il Cittadino, guarda la puntata di mercoledi 13 marzo