REGGIO EMILIA – Le pesanti piogge del maggio dello scorso anno provocarono danni ingenti anche sul nostro territorio. Per gli interventi di somma urgenza sono stati stanziati 3 milioni e 55mila euro che sono serviti in gran parte a mettere in sicurezza la frana di Cà Lita a Baiso. Frana che si è riattivata nella parte alta anche nelle scorse settimane. A questi, ora, si aggiungono 14 interventi urgenti su movimenti franosi che coinvolgono abitazioni e viabilità e su torrenti e corsi d’acqua per i quali la Protezione civile provinciale è soggetto attuatore all’interno dell’ordinanza del commissario straordinario, Figliuolo.
L’importo complessivo è di 6 milioni e 650mila euro. Tutti sono in progettazione, l’avvio dei lavori è previsto per giugno 2024. Questi interventi hanno come obiettivo il consolidamento dei versanti, la messa in sicurezza di abitati, il ripristino di opere idrauliche danneggiate. Ci sono poi i fondi stanziati dal Pnrr. “In tutto 16 interventi in corso di esecuzione, alcuni conclusi, con i due a Baiso e un terzo a a Vetto – le parole di Federica Pellegrini, responsabile provinciale della Protezione civile – In totale, sul territorio abbiamo una quarantina di interventi tra quelli in progettazione e quelli in esecuzione, con un investimento di circa 42 milioni di euro”.
Entro aprile partiranno 7 importanti cantieri da oltre 5 milioni, dei quali 6 finanziati dal Pnrr per 4 milioni e 600mila euro: le opere da 2,9 milioni per la riduzione del rischio idraulico del torrente Tresinaro a protezione degli abitati di Scandiano, Casalgrande e Rubiera; gli interventi di consolidamento e messa in sicurezza delle frane che coinvolgono gli abitati di Camporella, in comune di Ventasso (330mila euro); l’abitato di Roncovetro a Canossa (400mila); la frazione di Predolo a Toano (secondo stralcio da 300mila euro); la località Cà del Merlo, in comune di Carpineti (2° Stralcio da 380mila euro). Un intervento di consolidamento riguarda anche il dissesto che coinvolge il Rio della Costa, nel territorio di Villa Minozzo. Ancora lungo il Tresinaro e i suoi affluenti prenderanno il via interventi di sistemazione di alcune sezioni dell’alveo e di consolidamento spondale (420mila euro). Giovedì è iniziato il cantiere a Rubiera. “Questo nel tratto terminale a Rubiera e poi un altro finanziato tramite il ministero dell’Ambiente, che riguarda la casse di espansione che verranno realizzate più a monte, a Viano, per 22 milioni di euro”, ha concluso Pellegrini.
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