REGGIO EMILIA – La “carica dei 100”. Parliamo delle mobike, le nuove bici che vanno a unirsi a quelle già in dotazione al Comune.
Cresce dunque il bike sharing, termine inglese che indica la possibilità per i fruitori, da maggio 2018, di utilizzare un qualsiasi mezzo lasciandolo poi nel punto più comodo al ritiro. Sono di nuova generazione, più leggere e confortevoli da guidare. Ora in città sono a disposizione, in totale, 550 mezzi.
Il servizio di utilizzo attraverso un’app e le richieste sono tornate velocemente ai livelli pre lockdown: a giugno il servizio è infatti ripreso facendo registrare una crescita della domanda con 22mila persone iscritte e una media di 12mila prelievi giornalieri.
Le statistiche dicono che chi utilizza questa bici la usa per circa 1 chilometro e mezzo con una durata media fra 11 e 13 minuti. Usare la bici fa bene e aiuta l’ambiente: si è stimato un “risparmio” di 32 tonnellate di anidride carbonica che non vengono immesse nell’atmosfera.
La bici si può lasciare a destinazione, ma chi la riporta al Mobike Parking ottiene un bonus di 30 centesimi sulla tariffa che è di 1 euro per 20 minuti. Il recente subentro di un nuovo gestore del servizio non ha comportato nessun aumento per gli utenti già iscritti.
“La bicicletta costituisce la soluzione ideale per spostarsi in città, è un mezzo flessibile, ecologico, economico e ci permette di fare moto e mantenerci in salute – ha detto l’assessore alle Politiche per la Sostenibilità e alla Mobilità, Carlotta Bonvicini – Siamo molto soddisfatti del trend positivo dei noleggi e del fatto che non si siano registrati episodi di abuso o vandalismo sui mezzi. Cosa che ci spinge a investire sempre più sullo sharing, cioè sui sistemi di condivisione dei mezzi in città che, specialmente in tempi di distanziamento sociale, si stanno rivelando la modalità ideale anche per il collegamento dai parcheggi scambiatori ai diversi luoghi della città, assieme ai minibù”.
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