REGGIO EMILIA – Si entrerà solo con il green pass e la capienza al chiuso potrà essere al massimo del 35% (50% all’aperto). Si potrà togliere la mascherina per ballare, mentre la si dovrà indossare in tutti gli altri momenti. Le discoteche e i locali da ballo si preparano dunque a riaprire: a breve arriverà il Decreto del Governo. Molti operatori del settore tuttavia non esultano: troppe spese – dicono – non vale la pena riaprire per una capienza così limitate. Altri invece sostengono che sia comunque un passo fondamentale.
“Io penso che sia importante riaprire – dice Nicolò Guatteri, amministratore del Bilbao di San Polo d’Enza – siamo stati chiusi troppo tempo, i nostri dipendenti hanno bisogno di lavorare”.
La riapertura delle discoteche è una garanzia di sicurezza, sostengono gli operatori del settore, in ottica anti abusivismo, visto il proliferare di feste da ballo non autorizzate, spesso in strutture improvvisate. “Noi siamo in grado di garantire il divertimento in sicurezza perché siamo professionisti del settore, rispetto invece a chi si improvvisa”. dice ancora Guatteri.
Guatteri gestisce un locale, il Bilbao al Parco Lido di San Polo d’Enza, nel quale lo scorso 26 settembre erano intervenuti i carabinieri. Nell’area, all’aperto, c’erano un migliaio di persone, molte delle quali intente a ballare e senza distanziamenti. Per lui è scattata una denuncia, oltre a sanzioni per 1.200 euro mentre il locale è stato stato chiuso per 5 giorni. “Noi eravamo aperti come bar-ristorante con musica, in attesa di riaprire come discoteca, abbiamo il personale che si occupa di controllare e prevenire, l’episodio purtroppo capita, ma faremo in modo che non accada più“, assicura Guatteri.
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