REGGIO EMILIA – 14,3 miliardi di euro, di cui 10,5 per finanziare il sistema sanitario: sono queste le due cifre essenziali del bilancio 2026 della Regione. Nonostante quasi 92 milioni di tagli del governo nazionale, la giunta guidata da Michele de Pascale ha deciso di garantire al sistema sanitario un contributo strutturale di risorse regionali di almeno 200 milioni di euro. Altre misure qualificanti: la conferma del servizio di abbonamento gratuito per il trasporto per gli studenti di elementari, medie e superiori, 30 milioni in più per l’edilizia residenziale pubblica, 25 per il fondo per la non autosufficienza, 24 per il fondo per la montagna. Si è agito, spiega la maggioranza, sulla base delle priorità.
“La prima è il mantenimento dei servizi essenziali, molto sofferenti a causa dei tagli di questi giorni e degli ultimi anni da parte del governo centrale. Poi la riduzione delle disuguaglianze”, spiega Daniele Valbonesi del Partito democratico.
La manovra fiscale 2025, che comprende Irpef, Irap e bollo auto, assicura alla Regione maggiori entrate per 400 milioni di euro. Ma dal 1° gennaio scatterà una prima riduzione dell’addizionale Irpef per i redditi da 28mila a 50mila euro: la maggiorazione dell’aliquota scenderà dall’1,70% all’1,55%, e poi all’1,40% nel 2027. Confermata invece la maggiorazione al 2,10% per i redditi oltre i 50 mila euro.
“Mentre come Fratelli d’Italia chiediamo una maggiore attenzione alla gestione della spesa pubblica, la Giunta de Pascale risponde con una manovra che va in assoluta continuità con quella lacrime e sangue del 2025”, commenta Luca Pestelli di Fratelli d’Italia.














