REGGIO EMILIA – Per il 2025 l’Azienda Usl di Reggio prevede perdite per oltre 103 milioni. Una manovra che l’azienda sanitaria ha definito prudenziale tenendo conto di tutti i potenziali costi da una parte e dall’altra dei soli ricavi certi. Un bilancio di previsione che preoccupa.
“Certamente i numeri sono preoccupanti, purtroppo in linea con le altre aziende della regione e temo anche nazionali – commenta Giorgio Zanni, Presidente Provincia Reggio -. Finchè anche lo Stato non farà la sua parte è evidente che i numeri saranno questi”.
La necessità di un più forte sostegno dello stato alla sanità pubblica arriva ormai da tutte le forze politiche. “La stessa conferenza Stato-Regioni, la cui maggioranza è affine al governo – spiega Zanni -, ha detto che a fronte di un aumento del fondo nazionale di circa 1,6% ci sarebbe bisogno di un aumento del 3,8% per fare pari con l’aumento dell’infazione e l’aumento dei costi e garantire così la sanità che oggi abbiamo”.
Il Bilancio di previsione presentato alla conferenza territoriale sociale e sanitaria, che riunisce tutti i Comuni della provincia, ha registrato i voti contrari dai sindaci di Casalgrande e Ventasso, mentre si è astenuto il primo cittadino di Toano. “E’ legittimo, sono sensibilità differenti – afferma il numero uno di Palazzo Allende -, non credo che siano contro un sistema provinciale e non credo siano contro un sistema di investimenti di cui beneficiano anche loro stessi. Credo che però abbiano perplessità, in una maniera diversa, rispetto alla cornice quadro che chiede più risorse da parte dello Stato rispetto alla sanità pubblica”.
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