REGGIO EMILIA – Alessandro Rinaldi, il consigliere comunale della Lega, annuncia una diffamazione nei confronti del rapper Fedez, che lo aveva preso di mira durante il concerto del primo maggio.
L’annuncio è arrivato nel corso dell’ultima puntata de Il Graffio dedicata al tema dell’omofobia. Una puntata in cui ha suscitato impressione la testimonianza di un ragazzo trans vittima di discriminazioni sul lavoro. “L’azienda mi ha licenziato, dicendo che certi atteggiamenti non andavano bene e che potevo essere un problema per i clienti”.
Jacopo ha 25 anni, è reggiano ed è un ragazzo trans. Di professione grafico, nel febbraio 2020 la ditta per la quale lavorava da quattro anni non gli ha rinnovato il contratto. Il ragazzo non si è dato per vinto, sostenendo di essere vittima di discriminazione e nei confronti dell’azienda stessa ha avviato un’azione legale. Una testimonianza forte la sua, proposta nel corso della trasmissione in cui si è anche tanto discusso del disegno di legge Zan che si pone l’obiettivo di combattere soprusi e angherie legate all’orientamento sessuale.
“Veniamo dipinti come mostri o come persone orribili”, le parole di Jacopo. In studio c’era anche il consigliere comunale della Lega, balzato all’attenzione delle cronache nazionali per essere stato preso di mira da Fedez in diretta tv in occasione del concerto dell’1 maggio. L’esponente del Carroccio, lo scorso 7 aprile in una seduta virtuale in Sala del Tricolore, aveva invocato “comportamenti normali” da parte della comunità Lgbt. “Querelerò Fedez perché ha riportato in modo scorretto le mie affermazioni”, ha detto Rinaldi.
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