REGGIO EMILIA – Nel corso della nostra diretta dal liceo Chierici in occasione dell’ultimo giorno di lezioni, il dirigente scolastico provinciale Paolo Bernardi è intervenuto sulle proteste che si sono innescate dopo che il consiglio d’istituto della scuola nata dalla fusione tra istituto Agrario Zanelli e istituto per geometri Secchi ha deciso di intitolarla al solo Zanelli.
“Non vado a contestare la decisione di un organo che aveva tutta l’autonomia per prendere questa decisione – le sue parole – Quello di cui ci stiamo preoccupando con la provincia di Reggio Emilia è che il nome Secchi non si disperda e non venga dimenticato. Credo che il nuovo plesso che si sta inaugurando e che sarà occupato dagli alunni del Secchi manterrà il nome Secchi come plesso, ci può dare una prima garanzia. La seconda garanzia ce la può dare il fatto che dentro a quel plesso ci sarà uno spazio, che sarà un museo con tutti i materiali che adesso sono in via Makallè e che non sono sufficientemente valorizzati, lì saranno valorizzati e collocati al piano terreno dove anche i cittadini potranno andare a visitarli. Il nome di Secchi non si disperde, poi non è escluso che un consiglio d’istituto futuro possa tornare sulla decisione, ma nessuno lo vuole forzare, deve essere l’autonomia scolastica a decidere”.
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