CARPI (Modena) – “Babbo Natale portaci il nostro lavoro quotidiano“. E’ questo il grande regalo che vorrebbero i 210 lavoratori della ex Goldoni di Migliarina di Carpi e di Arbos, metà dei quali reggiani. Sono in presidio permanente dal 4 settembre scorso, dopo che il gruppo cinese Lovol – che aveva rilevato l’azienda specializzata in macchinari agricoli – ha chiesto il concordato liquidatorio. Insieme alle loro famiglie ieri pomeriggio hanno festeggiato il Natale.
“Babbo Natale per noi rappresenta un simbolo di speranza – dice Emanuele Sologni, Rsu-Fiom ex Goldoni – che la trattativa in essere ci porti un contratto di lavoro e una proprietà nuova che posa portare al rilancio di questa azienda”.
Il gruppo belga Keestrack, con base a Ponzano Veneto, nel trevigiano, ha depositato al Tribunale di Modena una manifestazione di interesse all’acquisto della ex Goldoni. Uno spiraglio che però i lavoratori e i sindacati non considerano ancora sufficiente per far cessare il presidio. Sono in attesa della convocazione al MISE sollecitata dall’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna, ma non ancora calendarizzata.
“Speriamo che i recenti sviluppi garantiscano la continuità aziendale lo si vedrà il 21 gennaio, data dell’adunanza dei creditori”, aggiunge Angelo Dalle Ave, della Fiom Cgil di Carpi.
La cassa integrazione per Covid scade il 27 dicembre: la RSU e la Fiom hanno chiesto all’azienda di dare copertura alle ultime giornate del 2020 con ferie e permessi arretrati.
Poi dal 4 gennaio 2021 riprenderà la cassa integrazione anticipata alle medesime condizioni. Gli stipendi dunque sono ridotti. Tutto il territorio ha portato ai lavoratori solidarietà, qualcosa di caldo e sostegno alla lotta in questi mesi. “Se Goldoni andrà avanti lo dobbiamo a questi ragazzi”, sottolina il sindaco di Rio Saliceto Lucio Malavasi. “Volevamo ringraziare tutti – chiosa Sologni – non molleremo finché non avremo un contratto”.