REGGIO EMILIA – Dopo diversi ammanchi di pallet in azienda il titolare di una società di Reggio si è rivolto a un’agenzia investigativa privata. Quest’ultima ha poi girato gli elementi in suo possesso ai carabinieri di Rubiera, che grazie a un mirato servizio di osservazione, sono riusciti ad identificare un dipendente. Con l’accusa di concorso in furto aggravato i militari hanno denunciato un 50enne, dipendente appunto dell’azienda derubata, e un 70enne pensionato, identificato come il conducente del furgone su cui è stata caricata la refurtiva, entrambi residenti a Bagnolo in Piano.
L’operazione che ha portato alla denuncia si è svolta nella notte del 14 novembre scorso. Poco prima delle 5.30 un varco lettore targhe comunale ha intercettato un furgone che successivamente è entrato nel cortile dell’azienda. Il dipendente avrebbe caricato svariati pallet. Ultimate le operazioni di carico, una volta uscito dalla zona di pertinenza della ditta, il furgone è stato intercettato dai militari. Il conducente, il 70enne di Bagnolo, ha ammesso di essere andato lì in accordo con il dipendente per caricare pallet. E’ stato controllato il mezzo, che era carico di 54 bancali “EPAL”. Il conducente, sprovvisto di lettera di vettura o documentazione che potesse giustificare il possesso, non è stato in grado di dimostrare che il carico fosse stato fatto in maniera lecita. Il direttore di produzione, giunto sul posto, ha invece confermato che l’ingresso e il carico non erano in alcun modo autorizzati dalla società. Con questi elementi i carabinieri hanno denunciato i due uomini di Bagnolo e recuperato la refurtiva. Con le successive indagini cercheranno di capire se è possibile ricondurre allo stesso dipendente anche gli ammanchi precedenti.
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