REGGIO EMILIA – E’ attesa per lunedì 17 febbraio l’approvazione da parte della Camera dei Deputati dell’emendamento al ‘Decreto Emergenze’ in cui é contenuta la nomina governitiva di un commissario straordinario per la diga di Vetto.
“Entro il primo marzo diventa Legge poi Giorgia Meloni ha tempo 30 giorni per la nomina”. Questo in sostanza l’iter che porterà alla nomina da parte del Governo di un commissario straordinario per coordinare i lavori di progettazione e realizzazione della diga di Vetto. Lo ha spiegato negli studi de “Il graffio” il parlamentare di Fratelli d’Italia Gianaluca Vinci, grande sostenitore dell’opera e tra gli ispiratori dell’emendamento al “Decreto emergenze” in cui è contenuto il ricorso alla figura commissariale.
Ma quali saranno i costi del tecnico che verrà nominato: “400mila Euro per due anni e mezzo o tre”. Ma perché é così necessario un commissario? Ecco la spiegazione del deputato meloniano: “La situazione era bloccata e il Governo ci ha messo mano”. Vinci ha mostrato poi sicurezza sui tempi per arrivare alla realizzazione dell’invaso: “Due anni per il progetto e due anni per il cantiere”.
Intanto proseguono sul territorio le proiezioni del docufilm di ispirazione ambientalista “La Valle ferita” dedicato proprio alla valle dell’Enza e al progetto diga. Giovedì appuntamento al piccolo teatro in piazza di Sant’Ilario alle 21. Tra i promotori della produzione c’è il portavoce di Europa Verde di Duilio Cangiari che, sempre negli studi de “Il graffio” ha ribadito così il proprio no all’opera: “Ci vogliono dei matti a procedere con un’opera di questo tipo in un territorio così fragile”.
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