REGGIO EMILIA – E’ pronta la squadra che realizzerà lo studio di fattibilità tecnico – economica dell’invaso in Val d’Enza, progetto confermato dal Ministero delle Infrastrutture per far fronte alla ormai cronica mancanza di acqua.
I consorzi di Bonifica dell’Emilia Centrale e Parmense hanno individuato al loro interno i professionisti che lavoreranno allo studio, valutando le caratteristiche dell’opera, a partire dalle sue dimensioni.
“Sono misure urgenti quelle che servono per la Val d’Enza- chiarisce Marcello Bonvicini, presidente Bonifica Emilia Centrale – servono risposte altrettanto urgenti dalla Pubblica Amministrazione. Siamo in attesa dei soldi che il Ministero deve trasferire all’Autorità di bacino, poi provvederemo a creare la task force e ci mettiamo a disposizione per creare delle squadre tecniche per risolvere insieme i problemi”
Lo studio sarà finanziato con 3 milioni e 200 mila euro provenienti dal ministero attraverso il “fondo progettazione per fronteggiare l’emergenza idrica”. I tecnici dei due consorzi avranno la collaborazione di esperti universitari.
“Ci sarà un contributo accademico che verrà messo a supporto dei due dirigenti dell’Emilia Centrale e del Consorzio di Parma – aggiunge Francesca Mantelli, presidente della Bonifica Parmense – per fare in modo che tutto proceda celermente e sia inattaccabile dal punto di vista tecnico, anche in base alle esigenze reali del territorio sia dal punto di vista ambientale che energetico, oltre che civile e agricolo che sono gli usi che più che mai necessitano di una disponibilità di risorsa che oggi sull’Enza non è assolutamente presente”.
consorzio bonifica Emilia Centrale bonifica parmense invaso val d'enza