REGGIO EMILIA- A proposito della realizzazione della Diga di Vetto in una nota diramata nelle ultime ore dal Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, si parla della ‘necessità di imprimere un’accelerazione decisiva a quello che viene considerato uno degli interventi più strategici per garantire la resilienza idrica dell’Emilia-Romagna’.
Sulle tempistiche dell’infrastruttura, destinata ai fabbisogni idrici della Val d’Enza, interviene però l’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po. I passi da compiere sono due, previsti dal Codice degli appalti introdotto dallo stesso Salvini.
Il primo è il Documento di fattibilità delle alternative progettuali e sarà pronto a inizio giugno. Dopo di che si passa al Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica, che però non è stato ancora finanziato dal Ministero. ‘Sarà necessario poter contare su sufficienti risorse per procedere nell’iter della progettazione’, specifica il comunicato dell’autorità di bacino.
‘Auspico un rapido incontro con il Ministero e le altre Autorità di bacino distrettuali al fine di valutare l’avanzamento complessivo dei progetti’, conclude il Segretario Generale, Alessandro Bratti.