POVIGLIO (Reggio Emilia) – Che la situazione fosse confusa lo si era capito da subito. L’indecisione sul fatto che il sindaco Cristina Ferraroni fosse decaduta, come lei stessa aveva scritto in un addolorato messaggio social, e che al suo posto arrivasse un commissario, verso il tardo pomeriggio di ieri ha lasciato spazio a certezze via via maggiori di un suo dietrofront. Soprattutto, questa la cosa che più sorprende, che il bilancio fosse stato approvato senza che giunta e Consiglio se ne fossero accorti, nonostante l’astensione al voto da parte della maggioranza.
Tutto a posto, dunque. La calma è tornata dopo la tempesta, ma certo questo episodio, legato all’ultima seduta del Consiglio comunale di martedì sera, rischia di aumentare le incomprensioni e i rapporti già tesi all’interno del Municipio in via Verdi. Sconcerto nei povigliesi, che hanno assistito a tutto questo. In un documento, a firma del primo cittadino, si legge “con riferimento all’esito della votazione per l’esame e l’approvazione del rendiconto 2021, è pervenuta comunicazione verbale da parte del segretario Mauro de Nicola di essere incorso in un errore interpretativo, in riferimento alle disposizioni del regolamento. Pertanto, il bilancio è da ritenersi approvato. Si anticipa che sarà diffusa una formale lettera di scuse al Consiglio per l’equivoco scaturito dall’errore di interpretazione”.
Dunque la sindaca, eletta nel 2019, può rimettersi la fascia Tricolore e restare al suo posto. La maggioranza Pd astenuta auspica, adesso, maggiore collaborazione. Restano sul tavolo le difficoltà economico-finanziarie dell’ente, da tempo sotto l’occhio attento della Corte dei Conti. Annunciato per le prossime ore un comunicato ufficiale con ulteriori chiarimenti, ma intanto come scritto sui social sempre dalla sindaca “andiamo avanti”.
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