CAVRIAGO (Reggio Emilia) – Il principe Alberto di Monaco è stato ospite dell’azienda reggiana Solimè. Ha visitato il quartier generale di Cavriago e anche il borgo di Monte del Gesso, a Ventoso di Scandiano, dove vengono coltivati le erbe per creare i prodotti che anche lui utilizza. A bordo di un’auto berlina grigia, occhiali scuri e giacca blu, niente cravatta per una visita in forma strettamente privata. Il principe Alberto di Monaco è arrivato intorno alle 10.30 del mattino a Cavriago, nel quartier generale della ditta Solimè. Ad attendere il reale monegasco e le otto persone del suo staff, Roberto Solimè, il fondatore dell’impresa che da oltre 40 anni fa prodotti erboristici. All’esterno dell’edificio un sistema di sicurezza presente ma discreto. Non ci sono invece la moglie, ex modella e nuotatrice Charlene, né i loro due gemelli di 5 anni rimasti a casa
“Da 15 anni facciamo i prodotti per un’azienda monegasca che anche il principe utilizza – spiega Roberto Solimè – Per questo ha voluto vedere i processi produttivi perché è una filosofia che lui condivide”.
Indossato il camice bianco, come prevedono i protocolli di produzione dell’azienda, il principe ha poi fatto il giro dello stabilimento. Tante le domande cui ha risposto in un perfetto italiano. Al termine della visita, annunciata un mese fa e durata circa due ore, la fotografia di rito con i dipendenti, visibilmente emozionati.

(foto Corrado Bertozzi/Elite per Reggionline)
“Da molte settimane prepariamo l’evento con norme anticovid – aggiunge Andrea Solimè – Abbiamo valutato lo stato di salute di tutto il personale. L’unica concessione le foto di rito come richiesto dal principe”.
Una visita lampo quella del principe monegasco, arrivato mercoledì intorno alle 17 all’aeroporto di Parma con il suo jet personale. Poi il trasferimento al Monte del Gesso di Ventoso di Scandiano, borgo dove vengono coltivate le piante che si trasformano in prodotti erboristici. Alberto di Monaco ha passato qui la notte dopo avere cenato alla Corte Ruspecchio di Quattro Castella a base di prodotti tipici reggiani, molto apprezzati dal Principe, che è “una buona forchetta” racconta chi era al tavolo.
Prima di lasciare Cavriago lo scambio dei doni. Alberto ha regalato un libro sulla madre Grace, cravatte e gemelli con i simboli della casata oltre ad un liquore di Monaco. Il principe torna invece a casa con un ricordo gastronomico dell’Emilia: culatello, aceto balsamico tradizionale e il parmigiano reggiano che già conosce, ma da oggi saprà che esiste anche quello delle Vacche rosse.
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