BOLOGNA – Entrano nel vivo i cantieri per realizzare la struttura di contenimento della Garisenda, che rappresenta la prima fase di messa in sicurezza. Lo annuncia una nota del Comune.
Dopo i sopralluoghi dei giorni scorsi per verificare i sottoservizi e la rimozione dei cavi elettrici interferenti con l’area da parte del Comune, sono in partenza i lavori propedeutici alla posa dei contenitori metallici e della rete metallica.
Due sono le imprese coinvolte: la Modena Ingegneria srl, di Piumazzo di Castelfranco, e la reggiana Fagioli SpA. Inoltre all’ing. Gilberto Dallavalle, professionista altamente qualificato e profondo conoscitore della struttura della torre Garisenda e Asinelli, il quale ha progettato e seguito tutti i lavori di consolidamento delle torri dagli anni ’90 in poi, è affidata la direzione operativa delle strutture per i lavori di cinturazione a protezione dell’area intorno alle Due Torri.
I primi elementi strutturali, costituenti i moduli della cintura, cominceranno ad essere consegnati in Hub Operativo già dalle prime settimane di dicembre per successivo trasferimento nel cantiere Garisenda, fino al completamento dei lati più critici della cintura di protezione contenitiva entro indicativamente gennaio-febbraio. Il Comune installerà inoltre alcune telecamere per mantenere il controllo generale dell’area. Il quadro economico, indicato nella delibera di Consiglio, è di 4.321.191,20 euro.
“Voglio ringraziare i cittadini e le imprese che hanno già donato, come sempre Bologna dà una grandissima risposta per sostenere le Due Torri”. Lo ha detto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che in Comune ha illustrato “il cantiere della fase uno, la messa in sicurezza” del monumento.
Un intervento, quello della messa in sicurezza della Torre Garisenda, che Fabrizio Ferrari della Fagioli SpA ha definito come unico nel suo genere e che è stato pensato in tempo record.
Giulia Leonelli
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