REGGIO EMILIA – Dopo la paura, scattano adesso gli accertamenti in via Due Canali in città. La notte scorsa un violento incendio ha distrutto gli stabilimenti di Inalca e Quanta: 23mila metri quadrati di edifici. Ora occorre verificare la qualità dell’aria. Procura e polizia in campo per capire le cause del rogo, che ad ora sembrerebbe essere stato accidentale.
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Saranno fondamentali le prossime ore. Dodici circa, dicono i vigili del fuoco. Per spegnere gli ultimi focolai e per capire se e quale impatto le fiamme abbiano avuto sull’aria attorno al polo produttivo alimentare di via Due Canali in città, anche se per ora non ci sarebbe emergenza. Fiamme spaventose divampate all’una della notte scorsa. Fiamme che hanno distrutto 23mila metri quadrati di stabilimenti: quelli di Inalca e di Quanta. “Il cane è venuto in casa e ha iniziato a tremare e ad abbaiare. Abbiamo aperto le finestre e abbiamo visto l’incendio”, ci dicono due donne che vivono nei pressi.
Edifici come liquefatti, odore acre nell’aria, una lunga colonna di fumo che per tutta la mattina è stata notata dall’autostrada e da tante parti della città. Sarebbe potuto andare molto peggio: sebbene non ci siano linee produttive aperte durante la notte, qualche lavoratore era presente nell’area per le operazioni di carico e scarico merci e per la manutenzione degli impianti. Il primo allarme è arrivato al 115 dalla sala tecnica. 45 i vigili del fuoco che si sono alternati, anche da Modena, Parma e Bologna. “Siamo intervenuti subito con le squadre disponibili a Reggio – spiega Michele Gelardi, funzionario del vigili del fuoco reggiani – Una volta valutata l’entità dell’incendio, abbiamo chiesto aiuto agli altri comandi”.
In giornata c’è stato il sopralluogo da parte della procura, che si sta avvalendo delle indagini della polizia. I vigili del fuoco hanno trovato il cancello chiuso e sono entrati dopo aver creato un varco. Ad ora però non sono in campo ipotesi dolose, come spiega il comandante dei vigili del fuoco, che racconta anche di quanto l’intervento degli uomini di via Della Canalina sia stato provvidenziale per evitare ulteriori problemi. “Al momento le informazioni che abbiamo ci fanno ricondurre l’evento a cause incidentali – sottolinea il comandante provinciale Antonio Annecchini – Siamo riusciti a mettere in sicurezza il deposito dell’ammoniaca evitando problemi di tossicità”.
Incendio Inalca e Quanta, Arpae: “Inquinanti nell’aria al di sotto dei limiti di legge”
Arpae e Ausl hanno iniziato i campionamenti dell’aria, per precauzione in giornata ai residenti è stato consigliato di tenere porte e finestre chiuse. Sul posto il prefetto Maria Rita Cocciufa e il sindaco Marco Massari. “Fortunatamente nessuno è rimasto ferito ma c’è preoccupazione per gli oltre 400 lavoratori coinvolti, che dovranno affrontare un periodo di cassa integrazione”.
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