REGGIO EMILIA – “Dal punto di vista trasportistico la questione non ha molto significato. E spero che le decisione vengano prese sulla base della realtà dei fatti, e non dei desideri”. Così il deputato Pd Graziano Delrio sui tentativi di Parma di avere una nuova fermata dell’Alta Velocità.
Fatti, in questo caso numeri, e non parole, anche se di parole a Parma se ne sono spese già tante sull’ipotesi di una fermata dell’Alta Velocità. A fine luglio al Ministero delle Infrastrutture è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per la costituzione di un tavolo tecnico che dovrà studiare la fattibilità della cosa, cosa che, secondo il deputato del pd, semplicemente non è fondata su elementi di bisogno. Fu Delrio, all’epoca sindaco di Reggio, a inaugurare a giugno 2013 la nostra stazione Mediopadana, dopo lunghi anni di lavoro e di scelte basata sulla logica iniziati dal suo predecessore Antonella Spaggiari. “La scelta si basò su un bacino d’utenza padano appunto, una sfida vinta visto che la stazione di Reggio viene utilizzata anche da gente di Mantova, Cremona e Piacenza. Non si tratta di mettere bandierine di una città contro l’altra. Non chiedemmo di fare un altro aeroporto, anche se a Parma c’è. Si disse che a Parma si svolgevano alcune funzioni, qui altre”.
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