REGGIO EMILIA – La Lega schiaccia sull’acceleratore per il ritorno delle province. Con “funzioni, eletti, denari e poteri”, come ha spiegato testuali parole il leader Matteo Salvini. Perché “la scelta diretta dei cittadini è qualcosa che porterà più servizi e minori oneri”, come ha sostenuto lo stesso Salvini in collegamento con il festival “L’Italia delle Regioni e delle province autonome”, a Monza.
La legge Delrio del 2014 ha trasformato le province in enti di secondo livello. Con riduzione delle competenze (trasferite alle Regioni) e del numero (da 107 a 97). Mentre il referendum costituzionale voluto dall’allora premier Matteo Renzi ne prevedeva la cancellazione. Ma è stato bocciato. Ora, però, il centrodestra pone le basi per un ripristino del ruolo delle Province: “Dopo la riforma Delrio, le province sono rimaste in una sorta di limbo – afferma il consigliere regionale, Gabriele Delmonte – le Province devono tornare a essere elettive, passando dal voto popolare”.
La Lega aveva studiato una sorta di ritorno alle vecchie funzioni delle province già nel 2019 quando era al Governo con Il Movimento 5 Stelle.
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