SAN MARTINO IN RIO (Reggio Emilia) – Sa che il marito Paolo Eletti è morto ma non sa in che modo, e non sa, quindi, che il figlio Marco si trova in carcere accusato di quel delitto e di averla ridotta in coma per poco meno di un mese. Sabrina Guidetti in pratica ad ora non ricorda gli accadimenti del pomeriggio del 24 aprile nella sua abitazione di San Martino in Rio.
La donna è stata sentita in ospedale dal sostituto procuratore Piera Giannusa, accompagnata dal luogotenente del nucleo investigativo di Reggio e da un rappresentante del Racis di Roma. Il colloquio è avvenuto in mattinata in ospedale. Gli inquirenti attendevano che la 52enne si svegliasse per capire le sue condizioni e l’hanno trovata ancora molto confusa. Un primo incontro quindi che non è durato molto e al quale ne seguiranno altri.
In situazioni del genere gli investigatori sondano inizialmente il terreno per capire sin dove sia possibile spingersi con le domande. Nel caso di Sabrina si sono tenuti molto in superficie dopo aver visto lo stato ancora confusionale della donna. Quello che Sabrina Guidetti potrà eventualmente ricordare sarà molto importante, ma per gli inquirenti il quadro indiziario a carico di Marco Eletti è comunque molto pesante.