REGGIO EMILIA – Parole d’ordine: sicurezza ed espulsioni di immigrati irregolari e che delinquono. Poi la solidarietà al leader nazionale e ministro, Matteo Salvini, per il processo “Open Arm” in cui la procura di Palermo ha chiesto per lui 6 anni di reclusione.
C’era anche una rappresentanza reggiana a Pontida, in provincia di Bergamo, per l’annuale manifestazione della Lega. Un evento che, come hanno titolato diversi mezzi di informazione nazionali, da verde si è colorato di nero, visto che quest’anno ha rappresentato anche una sorta di palcoscenico del sovranismo europeo, con la partecipazione del premier ungherese Victor Orban, del leader dell’ultradestra olandese Geert Wilder e del portavoce del radicalismo di destra spagnolo di Vox, José Antonio Fuster.
A guidare i leghisti reggiani il segretario provinciale, Roberto Salati, e il consigliere in Sala del Tricolore, Alessandro Rinaldi: “Abbiamo organizzato un pullman insieme alle province di Parma e Modena, in molti inoltre sono andati in auto. Io ho raggiunto Pontida già dal sabato per partecipare a Pontida Giovani”, le parole di Rinaldi.
I leghisti reggiani sono andati a caccia di foto con il generale Vannacci e hanno manifestato fascinazione verso il leader ungherese Orban: “Siamo concordi con Orban sulle posizioni relative all’immigrazione e con Vannacci per quanto riguarda la cittadinanza”. Il primo raduno leghista di Pontida è datato 1990, per volere dell’allora numero uno del Carroccio, Umberto Bossi.
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