REGGIO EMILIA – La facoltà delle aziende fornitrici di luce e gas di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali sul prezzo è sospesa fino al 30 aprile 2023. E’ quanto recita l’articolo 4 del decreto Aiuti Bis, approvato dal Governo Draghi il 4 agosto scorso. E’ il provvedimento che potrebbe far ritrovare la serenità a tante famiglie, tra le quali i clienti Iren titolari del contratto ‘Iren Unica Gas’. Sono migliaia nella nostra provincia coloro che in questi giorni stanno ricevendo da Iren Mercato una lettera, datata 21 luglio, che nelle migliore delle ipotesi preoccupa: una proposta di modifica unilaterale del contratto.
‘Iren unica gas’ prevede una tariffa di 56,9 centesimi di al metro cubo per 12 mesi. Ora l’azienda propone di modificare i termini economici del contratto: dal primo novembre il prezzo del gas salirà a 1,468 euro al metro cubo. Un aumento del 158%, in pratica il costo verrà quasi triplicato. Una vera e propria stangata nelle bollette di tante famiglie, che però potrebbe essere evitata grazie appunto al Decreto Aiuti Bis, varato dal Governo per sostenere le famiglie di fronte ai rincari energetici. Il provvedimento rende non validi anche i preavvisi già comunicati ai clienti prima dell’entrata in vigore del decreto sempre che le modifiche di prezzo non siano già scattate.
Iren, contattata da Tg Reggio, al momento non rilascia dichiarazioni e non fornisce chiarimenti. Sulla questione è invece intervenuta pubblicamente Utilitalia, la federazione che riunisce le imprese energetiche, idriche e ambientali. ‘Se si prosegue sulla strada delineata – sostiene Utilitalia – o si approntano contemporaneamente misure adeguate a tutelare anche i fornitori, o si prende coscienza del fatto che si sta spingendo un intero comparto al rischio di default’.
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