REGGIO EMILIA – Stasera alle 21.50 il settimanale Decoder vi proporrà un’intervista con James Bradburne, il celebre manager culturale, ex direttore generale della Pinacoteca di Brera e di musei in tutta Europa, che ha deciso di stabilirsi nella nostra città. “Quando pensavo: dove vorrei vivere e creare il mio centro internazionale per la cultura dell’infanzia? Non c’è dubbio: a Reggio Emilia. Perché qui siamo nel centro del pensiero sull’infanzia”.
Vive a Reggio Emilia uno dei più grandi manager culturali d’Europa. Si chiama James Bradburne e fino a pochi mesi fa ha diretto la Pinacoteca di Brera e la biblioteca nazionale Braidense di Milano. Qualche tempo fa, ha comprato casa in città, a due passi dal centro storico. Ci dà appuntamento in un piccolo bar in viale Trento e Trieste, una caffetteria dove – racconta Bradburne – gli sembra di essere a Vienna. Canadese naturalizzato britannico, Bradburne si divide ora tra Reggio e Firenze dove ha diretto Palazzo Strozzi dal 2006 al 2015 e dove ha un’altra casa. Il suo rapporto con la nostra città risale al 1999, quando, da direttore del Museo di arti applicate di Francoforte, conobbe Carla Rinaldi e Reggio Children. “Il Reggio approach è l’approccio alla civiltà perché mette al centro l’ascolto del bambino e di tutti i cittadini e la documentazione per rendere l’ascolto visibile”.
Museologo e manager culturale, Bradburne è anche membro del comitato scientifico di Palazzo Magnani e ha curato la recente mostra su “Marionette e avanguardia”. Per la sua casa reggiana e per la sede di Circi, la sua associazione centro internazionale di ricerca della cultura dell’infanzia, l’ex direttore generale della Pinacoteca di Brera non ha scelto una villa immersa nel verde, ma un caseggiato popolare in viale Trento e Trieste con una residenza fortemente multietnica. “Adoro questo, è lo spirito reggiano. Reggio è una delle poche città in Italia e forse nel mondo che ha saputo gestire la diversità. Io vado nel cortile e sento tutte le lingue. Abbiamo qui un mix, però abbinato con l’ascolto, che io trovo eccezionale, non soltanto in Italia. Per questo io sono a Reggio”.
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