REGGIO EMILIA – Soffiano venti di crisi sul Ctr, il Centro Terapia Riabilitativa di Reggio, uno dei poliambulatori privati convenzionati con il Servizio sanitario nazionale più noti della città. Negli ultimi anni la situazione economico-finanziaria del centro di via Fratelli Cervi si è progressivamente deteriorata. Da tempo il Ctr fatica a pagare regolarmente i fornitori e gli stessi medici. La figura di riferimento del poliambulatorio è il dottor Roberto Citarella, direttore sanitario e socio di maggioranza con oltre il 50 per cento delle quote. Ma in marzo l’assemblea dei soci ha nominato amministratore unico il commercialista padovano Umberto Canovese.
Il Ctr in questi anni ha visto crescere l’esposizione finanziaria. La maggior parte dei debiti è verso l’Erario, ma anche il sistema bancario sta aumentando la pressione. Un mese fa, ad esempio, il Credit Agricole ha deciso di sospendere gli affidamenti. I rischi maggiori arrivano dalla richiesta di sfratto per morosità avanzata dalla proprietà dell’immobile di Pieve Modolena: una richiesta che il Tribunale di Reggio ha convalidato nelle settimane scorse.
Per questo il nuovo amministratore unico è corso ai ripari, depositando in Tribunale una domanda di composizione negoziata della crisi. Si tratta di uno strumento assimilabile al concordato preventivo, con il quale il Ctr presenta un piano di risanamento e una proposta di rimborso dei creditori, ma chiede contestualmente misure protettive del patrimonio, a partire dal blocco dell’ordinanza di sfratto e dallo stop alle iniziative di recupero crediti delle banche.
La commissione della Camera di Commercio che segue queste procedure ha nominato il commercialista Alberto Peroni nel ruolo di esperto. La richiesta del Ctr sarà discussa in Tribunale il prossimo 25 luglio.
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