REGGIO EMILIA – Vedere con i propri occhi, per capire cos’è successo e creare le condizioni perché non accada mai più. Il presidente della Regione, Michele De Pascale, durante la visita ufficiale nell’Unione Terre di mezzo, è salito sugli argini del Canalazzo Tassone, del Crostolo e del Cavo Cava per constatare di persona lo stato dell’arte della messa in sicurezza dopo l’alluvione di ottobre e definire insieme ai vertici di Protezione Civile, Aipo, Bonifica, Provincia e comuni interessati le ulteriori azioni da mettere in campo tra risorse per gli indennizzi da sbloccare, maggiori fondi per la manutenzione e opere straordinarie da realizzare.
Dopo aver ringraziato i volontari e le associazioni, a cominciare da Anpas, Croce Rossa per l’impegno profuso durante l’emergenza, De Pascale ha anche annunciato che Reggio avrà una sede di Aipo, nei locali di piazza Gioberti dove un tempo c’era il Magistrato per il Po.
Dal Governo sono invece attese novità importanti sul fronte degli indennizzi con il via libera definitivo all’accorpamento delle alluvioni del 2023 e del 2024 che consentiranno di accelerare i tempi. Nel frattempo già nella giunta di lunedì la Regione metterà mano al proprio portafoglio per stanziare 6,5 milioni per le aziende agricole
Tra le ferite ancora aperte c’è la Provinciale 40 che collega Cadelbosco e Castelnuovo, strada fondamentale per la viabilità nelle terre di mezzo, ancora chiusa. Qui interverrà la Provincia con la gara prevista in aprile e la conclusione dei lavori attesa per fine luglio.
Reggio Emilia alluvione sicurezza idraulica Aipo Emilia-Romagna rimborsi post alluvione