REGGIO EMILIA – “La guerra distrugge, mentre i lavoratori creano”. Lo ha detto questa mattina il neo segretario della Fiom-Cgil, Michele De Palma, tra i partecipanti dell’assemblea generale dei metalmeccanici reggiani.
“Abbiamo bisogno di investire sul salario delle persone e sulla stabilizzazione dei rapporti di lavoro – ha detto De Palma – La verità è che la guerra sta danneggiando non soltanto l’Ucraina, ma rischia di danneggiare il lavoro dell’Europa, compreso quello dell’Italia”. Un conflitto che aggrava l’inflazione e il caro energia. Con l’impennata dei costi della produzione che si può tradurre in cassa integrazione. Scenari su cui la Fiom reggiana, alla presenza di oltre cento delegati, ha fatto il punto. “Il nostro Governo ha già costruito il documento economico finanziario, ma non c’è un tavolo sulle politiche industriali e il risultato è che la guerra la stanno già pagando i lavoratori con l’aumento dell’inflazione e degli ammortizzatori sociali”.
De Palma è alla sua prima uscita pubblica nei panni di segretario nazionale dei metalmeccanici della Cgil. L’altro ieri la sua elezione, con oltre il 93% dei voti. Parla da Reggio Emilia dove nel 2008 è cominciata la sua esperienza sindacale. Sull’innalzamento della spesa pubblica in armamenti esprime contrarietà: “Si finanziano col 2% in più le politiche militari e dall’altra non si trovano le risorse per le pensioni, la sanità, per la scuola e per gli aumenti degli operai metalmeccanici”.
Tornando alla corsa dei prezzi, De Palma indica la necessità di rivedere il calcolo degli aumenti contrattuali. “Abbiamo un modello contrattuale che prevede il recupero dell’andamento dell’Ipca (indice dei prezzi al consumo, ndr). Avevamo fissato degli aumenti in paga base e quegli aumenti se saranno inferiori all’Ipca, il contratto prevede il recupero in positivo. Ma non basta, abbiamo bisogno di un intervento del Governo sulla fiscalità”. Dieci anni fa, con la segreteria di Maurizio Landini, a De Palma era stata affidata la responsabilità del comparto auto. Sui progetti di Silk Faw a Reggio Emilia auspica l’arrivo degli investimenti annunciati e una discussione sul piano industriale.
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