REGGIO EMILIA – “Credo che il rischio sia quello di far diventare l’esercito una parola magica, come se evocandolo si risolvessero i problemi. Non è così. Sappiamo che l’esercito avrebbe delle facoltà limitate. Dissi che non era un tabù. Lo continuo a pensare, ma penso non basti l’esercito”
Esponente della giunta Vecchi, con delega alla partecipazione, Lanfranco De Franco si trova in piena sintonia con l’apertura arrivata dal candidato sindaco del centrosinistra Marco Massari sulla possibilità di un presidio militare in zona stazione. All’indomani dei disordini avvenuti la notte del 31 dicembre all’isolato San Rocco, era stato il primo esponente della giunta Vecchi a intervenire sul tema della sicurezza. “Un tema importante, sentito in particolare dalle persone fragili, uno di quei temi di cui la sinistra deve riappropriarsi”.
Del tema torna ad approfittarsi il centrodestra, proponendo nuovamente, a distanza di due settimane, un ordine del giorno in Consiglio comunale, al fine di inserire la città tra quelle coinvolte nel progetto “Strade Sicure”. Documento che viene respinto, come già avvenuto alla prima occasione, per il suo carattere di urgenza, ritenuta insussistente. Una questione che pare destinata ad avere un certo rilievo nella campagna elettorale. “Non vorrei che la campagna in una città come Reggio Emilia che ha fatto del sociale, dell’educazione, dei diritti un tratto distintivo, non vorrei si riducesse a esercito sì, esercito no”.
De Franco ribadisce come la richiesta di avere l’esercito in città spetti al prefetto, che al momento non l’ha ritenuto necessario, considerando adeguate le attività sia da parte delle forze dell’ordine che dei servizi sociali e dell’Ausl: “Non può passare il concetto che in assenza dell’esercito a Reggio non si sia fatto niente. Abbiamo fatto un’operazione di sgombero importante, Reggiane Off, che non è stata un’operazione con la forza, abbiamo voluto trovare dei progetti di vita alle persone. Abbiamo fatto tante cose perché pensiamo che la risposta non sia solo sicuritaria ma di politica a tutto tondo. Penso che dobbiamo andare avanti in questa direzione”.
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