REGGIO EMILIA – Calma e gesso o come si direbbe a Napoli “deve passare la nottata”. Una guerra commerciale con gli Stati Uniti rischia di essere devastante e anche farsi prendere dalla frenesia e correre a spostare oltreoceano la produzione può rivelarsi un boomerang. Serve fermezza. All’Europa ma anche ai singoli imprenditori, ma soprattutto bisogna darsi il tempo di capire come reagiranno davvero i consumatori. Ne è convinto Azio Sezzi, direttore generale di Cna Reggio, che ospite di Decoder, al direttore Franzini ha parlato della crisi commerciale e finanziaria aperta dai dazi di Trump evidenziando i rischi per l’economia reggiana.
“Molti definiscono Trump un contrattatore, un uomo che spara alto per trovare mediazioni. Auguriamoci che sia così. Per Reggio è un problema, dopo Germania e Francia è il mercato più importante”.
Rischi reali, per fronteggiare i quali servono risposte intelligenti a cominciare dall’Europa che – secondo Sezzi – deve rispondere con fermezza, senza però innescare una guerra dei dazi ma con l’obiettivo di trovare un’intesa. “E’ chiaro che non si può subire passivamente questo tipo di azioni. Se vengono alzati i muri poi diventa una escalation. Bisognerà arrivare a trovare delle soluzioni”.
Anche perché il surplus commerciale oggi è a tutto a favore dell’Europa. “Noi abbiamo delle produzioni che negli Stati Uniti non sono in grado di fare. La soluzione non può essere andare a produrre là”.
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