REGGIO EMILIA – Nell’anno della pandemia, Coopselios si è presa cura di quasi 6mila persone per un totale di oltre 1 milione e 700mila giornate dedicate all’assistenza, alla cura e all’educazione.
Sono questi i numeri su cui il direttore e il presidente della cooperativa, Raul Cavalli e Giovanni Umberto Calabrese hanno posto l’accento in occasione dell’assemblea di bilancio. Coopselios conta più di 3mila occupati, di cui 2.300 soci. E’ presente in 7 regioni italiane e gestisce una scuola dell’infanzia a Bruxelles. La presenza in Belgio è particolarmente significativa perché ha aperto un filone importante di contatto con l’Europa, tanto che di recente un’apposita società del gruppo, Eurita, ha iniziato a intercettare le opportunità offerte dai bandi e dagli appalti dell’Ue.
Al centro dell’attività di Coopselios resta l’attenzione alla persona, sia essa l’anziano ricoverato nelle case di riposo, sia il bambino che frequenta la scuole, sia il diversamente abile che affronta quotidianamente le difficoltà che si presentano. Non è semplice – hanno detto i vertici della cooperativa – trovare personale formato, tanto che alle istituzioni è stato chiesto di attivarsi affinché più giovani si avvicinano all’area della cura della persona. All’assemblea di bilancio è intervenuto, in collegamento da Roma, anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando che ha ribadito l’importanza della cooperazione quale polmone essenziale dell’economia italiana.
Della realtà di Coopselios si parlerà ampiamente stasera alle 21 nella trasmissione Dare & Avere, che andrà in replica domani alle 18 e domenica alle 10.
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