REGGIO EMILIA – E adesso chiamatelo TramTreno. Il Comune di Reggio ha ufficialmente presentato al Ministero dei Trasporti il progetto aggiornato della Tranvia che, se finanziato, cambierebbe radicalmente la mobilità del capoluogo. Nel 2021, il precedente progetto entrò in graduatoria come finanziabile, ma i fondi finirono per andare alle città più grandi, ad esempio Bologna, dove oggi è corso la realizzazione dell’opera. A penalizzare Reggio, il numero degli utenti potenziali e il rapporto costi benefici. Da allora, però, l’assessora alla mobilità sostenibile, Carlotta Bonvicini, e il suo staff hanno avviato un’interlocuzione proficua con i tecnici del ministero e adesso hanno un asso nella manica da giocare.
L’Italia su pressione dell’Europa è pronta a recepire la norma che consente un utilizzo promiscuo della rete ferroviaria, come già accade in Francia e Germania, e il TramTreno di Reggio sarà il primo progetto del genere nel nostro Paese. Una soluzione innovativa e sperimentale condivisa con i tecnici del Ministero e Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. Per questo il progetto reggiano coordinato dall’ingegnere Andrea Spinosa e aggiornato da Architecna che aveva elaborato anche il precedente, potrebbe vincere la concorrenza di quelli presentati da città più grandi. Nonostante i costi previsti. Per la realizzazione del TramTreno di Reggio servono infatti 470 milioni, contro i 280 del primo piano. Colpa dell’aumento dei costi delle materie prime, ma soprattutto delle tante novità introdotte. La più rilevante è l’utilizzo del TramTreno della ferrovia Reggio-Guastalla dalla Stazione storica sino alla Mediopadana, realizzando così il collegamento veloce con il centro urbano sognato dallo stesso Calatrava quando realizzò la stazione dell’alta velocità. Quattro le fermate intermedie: viale Ramazzini, Santa Croce, Stadio e Mancasale, tutte in sede propria per consentire l’interscambio con i treni normali sulla linea. Dalla Mediopadana, poi, sempre sulla rete ferroviaria si raggiungerà il capolinea di Bagnolo in Piano. Dall’altro capolinea a Rivalta, dove sono previsti il deposito dei mezzi e due parcheggi scambiatori, alla stazione storica il TramTreno si muoverà su strada in corsia preferenziale dedicata, superando la Tangenziale di Canali che sarà interrata a Baragalla e poi proseguendo per viale Umberto, Porta Castello, viale Montegrappa, viale 4 Novembre, via Turri e raggiungendo le ex Reggiane, attraverso il nuovo sovrappasso che sarà realizzato in adiacenza a quello di via del Partigiano. Una vera rivoluzione della mobilità con corse previste ogni 7 minuti e mezzo, ma anche una grande occasione di riqualificazioni di una zona critica della città. Per avere le prime risposte ufficiali bisognerà attendere almeno un anno, ma la sfida è stata lanciata.
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