REGGIO EMILIA – Anche quest’anno Istoreco ha accompagnato gruppi antifascisti lungo i “sentieri partigiani”, una iniziativa nata più di 30 anni fa. Oggi la tappa in città.
E’ stato Silvano Franchi a raccontare che cosa è successo il 7 luglio 1960, la morte del fratello Ovidio e di altri quattro giovani uccisi dalla polizia mentre stavano partecipando a una manifestazione pacifica contro l’allora governo appoggiato dal Movimento Sociale Italiano. Piazza Martiri del Sette Luglio è stata una delle tappe dell’edizione 2024 di “sentieri partigiani”, iniziativa seguita anche da gruppi di antifascisti tedeschi. Matthias Durchfeld, direttore di Istoreco: “E’ una iniziativa che esiste da almeno 30 anni, quest’anno abbiamo fatto due edizioni e ogni edizione ha contato circa 100 ospiti”.
Prima di arrivare in città, le camminate sulle nostre montagne attraverso i luoghi simbolo della Resistenza reggiana, da Castelnovo Monti a Gombio, dal Passo del Cerreto a Succiso. “In montagna abbiamo molto parlato del movimento partigiano, quindi quello che succede nei 20 mesi di Resistenza dal settembre ’43 all’aprile ’45. Stamattina siamo stati alla Caserma Zucchi per parlare dell’armistizio dell’8 settembre ’43 e dei soldati reggiani che si arrendono. Siamo stati alla canonica di San Francesco, dove nello stesso mese si fonda il Comitato di Liberazione Nazionale, e in piazza Prampolini che è stata uno dei luoghi più importanti della liberazione”.
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