REGGIO EMILIA – Enti pubblici, scuole, presidi ospedalieri e sanitari in genere. E poi parrocchie, mondo del volontariato e della cooperazione sociale. Saranno le categorie prioritariamente destinatarie delle attenzioni della Fondazione Manodori.
“Molti sono in difficoltà a risollevarsi dopo questa fase critica, o sono impegnati a loro volta a dare supporto alla comunità, e cercheremo di dare tutto il nostro aiuto”, ha detto il presidente Romano Sassatelli commentando le erogazioni, le linee guida e gli obiettivi definiti dal consiglio generale. Nel 2022 il territorio reggiano potrà contare su due milioni e 800mila euro da parte dell’ente di Palazzo da Mosto “con una particolare attenzione – si legge nel comunicato – alle situazioni di disagio e vulnerabilità e al supporto dei progetti con maggiore ricaduta sociale”.
Verranno riproposti i bandi per intervenire sulle cosiddette ‘nuove povertà’ che continuano a cambiare volto. Sarà, ad esempio, riproposto il bando Esc per le fragilità sociali. In generale la Fondazione privilegerà le iniziative realizzate in rete tra soggetti diversi e in grado di generare altre risorse, per garantire continuità ai progetti stessi.
Il presidente Sassatelli fa poi sapere che “proseguiranno la graduale riduzione della concentrazione sul settore bancario, compatibilmente con le condizioni di mercato, e l’impostazione di piani operativi e tempistiche coerenti con la salvaguardia del patrimonio e la stabilità delle erogazioni”.
Reggio Emilia Fondazione Manodori