REGGIO EMILIA – Dopo il gas, tocca all’energia. Un altro bene primario che è stato aperto al libero mercato, nella speranza che la concorrenza possa far abbassare i prezzi. Ma è davvero così? Le associazioni dei consumatori dicono di no e citano i dati diffusi da Arera, l’autorità di regolazione per reti energia e ambiente. Per questo, il consiglio di Federconsumatori agli utenti è di restare e, se possibile rientrare, nel mercato tutelato fino al 30 giugno resistendo alle tante offerte che arrivano giornalmente sotto forma di telefonate non richieste.
E dopo il 30 giugno? Per chi è nel mercato tutelato, ci sarà il passaggio automatico al servizio a tutele graduali che in ogni provincia sarà erogato da chi si è aggiudicato la specifica gara: per Reggio Emilia sarà Enel. L’Invito a chi è nel mercato libero è di confrontare sempre le offerte sul portale delle offerte di Arera e di segnarsi la data di fine contratto. “I contratti durano dai 12 ai 36 mesi. A 3 mesi dalla scadenza la compagnia fa una proposta: se quella proposta non la vedo o non dico nulla, automaticamente è accettata. Questo è stato uno dei maggiori problemi che abbiamo avuto in questi anni poiché ci siamo accorti con le bollette che queste modifiche portano i costi a essere anche quattro-cinque volte maggiori di prima”, le parole di Rino Soragni, presidente di Federconsumatori Reggio.
La liberalizzazione dell’energia, secondo le associazioni dei consumatori, dunque, per ora non sta funzionando ed espone i cittadini a vere truffe. Colpa dei troppi operatori autorizzati, in un Paese che deve importare la materia prima, e delle multe troppo basse. “Stiamo facendo la concorrenza su una cosa che non abbiamo – ha aggiunto Soragni – I player che, in Italia, possono vendere gas e luce sono, al massimo, 8-9 compagnie. Ora, da 8-9 siamo passati a 800, vi potete immaginare quelle 790 come fanno a vivere”.
Reggio Emilia Enel federconsumatori reggio emilia Rino Soragni mercato maggior tutela mercato libero energia