REGGIO EMILIA – Si chiama “Parole, parole, parole”: è un’idea originale che tante donne hanno sostenuto per dire basta alla violenza di genere. Se le parole a volte restano vuote, quelle che campeggiano da qualche giorno sulle pareti dello stadio Città del Tricolore sono invece qualcosa di concreto, capace di interrogare, si spera, chi fosse insensibile.
Insieme all’associazione Nondasola e con il sostegno del Comune, l’artista Elena Mazzi ha disegnato una carta da parati piena di frasi e pensieri che portano al centro la sofferenza di chi ha subìto violenza. La carta da parati è in vendita a prezzi calmierati anche per i privati.














