REGGIO EMILIA – Con il calo degli alunni in didattica a distanza e l’imminente cambio delle regole sulle quarantene per i positivi al Covid19, la scuola va verso una nuova normalità. Lo ha detto l’assessore comunale Raffaella Curioni, ospite ieri sera del nostro settimanale Decoder.
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“Le normative approvate il 2 febbraio hanno un principio guida, che è quello della semplificazione. E quindi cercare di fare in modo che la quarantena e la didattica a distanza scattino solo quando ci sono più casi e bambini non vaccinati”.
Per Raffaella Curioni, assessora all’Educazione del Comune di Reggio, le nuove regole sulla sospensione della frequenza scolastica approvate dal Consiglio dei ministri e in vigore dal 7 febbraio, segnano una correzione di rotta giusta e necessaria. Giusto, dice, semplificare e armonizzare le norme. Giusto anche, secondo la Curioni, che gli alunni vaccinati restino a scuola, mentre quelli non vaccinati seguano le lezioni a distanza. “E’ chiaro che chi non è vaccinato rischia molto di più e quindi deve essere protetto”.
Negli studi di Decoder l’assessore Curioni ha affrontato anche il tema del rinnovo degli organi di Reggio Children. La nomina di Cristian Fabbi alla presidenza, al posto di Claudia Giudici, ha suscitato preoccupazioni. Non tanto per i nomi, quanto per gli interrogativi sul progetto. La Curioni ha gettato acqua sul fuoco, assicurando che non ci saranno esternalizzazioni, fusioni o altri stravolgimenti del sistema dei servizi educativi per l’infanzia. Reggio Children, ha spiegato, è collegata ai governi di 130 Paesi “che non vogliono solo fare una scuola, ma che hanno necessità di costruire politiche pubbliche dedicate all’infanzia. Ecco, il cambio degli assetti di governo nasce nell’ambito di una continuità e di innovazioni che portano con sé queste nuove sfide per i prossimi anni”.
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