REGGIO EMILIA – “Minore, minore, aiuto”. Né articoli né verbi. Poche parole, quelle necessarie a far capire immediatamente di essere in emergenza, perché si è piccoli, soli e senza nulla. Voci al di là del citofono del corpo di guardia della questura di Reggio, o a volte della Polfer in stazione. E’ iniziata la scorsa estate: da metà settembre accade sempre più spesso. Come diverse volte, circa una decina, è accaduto che questi ragazzi abbiano passato la prima notte in questura in attesa di trovare un altro luogo, perchè le strutture preposte alla loro accoglienza sono sature: non solo quelle di Reggio, ma anche quelle di altre città. Il tema degli arrivi dei minori soli torna a essere rappresentato come un’emergenza, questa volta nelle parole del segretario provinciale del Siulp, Aldo Aragiusto. La polizia di Stato non è tenuta ad ospitarli, ma in questura a Reggio non si sognano minimamente di mandare via ragazzi soli in quelle condizioni.
“Essendo in una nazione non loro, lontani dagli affetti, senza conoscere la lingua, non possiamo lasciarli soli quando ci chiedono un aiuto. C’è grande professionalità nei colleghi. La prima notte li teniamo in questura, diamo loro una coperta e da mangiare”.
Attualmente i minori stranieri non accompagnati sul territorio sono oltre 250: il 90% maschi, l’80% di origine tunisina. Hanno tra i 14 e i 17 anni. C’è chi sbarca a Lampedusa e arriva a Reggio con le assegnazioni del Ministero, ma quelli che in autonomia suonano al campanello della questura giungono per altre vie. Cinquanta sono arrivati nell’ultimo mese e mezzo.
La scorsa estate la prefettura aveva pubblicato un bando ad hoc per l’accoglienza minori che però era andato deserto. “La Prefettura ha fatto tutto quello che poteva fare – chiosa Aragiusto – per dare una mano a questi ragazzi. Se non vengono aiutati c’è il rischio che vengano arruolati dalla criminalità e non deve accadere. Speriamo in un protocollo di intesa tra la Prefettura e le Unioni dei Comuni per collaborare. Giusto che tutti i Comuni possano dare un contributo”.
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